Entro lunedì 26 aprile la quasi totalità degli uffici delle amministrazioni pubbliche di grande rilevanza (comuni capoluogo di provincia, Asl, università, enti di previdenza e ministeri) dovranno infatti predisporre la Pec per consentire ai cittadini di registrare le loro casella e-mail.
E' questo l'obiettivo del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che in una conferenza stampa ha parlato di "inizio di una bella rivoluzione che porterà vantaggi ai cittadini in termini di riduzione dei costi per la spedizione di raccomandate postali, perdite di tempo agli sportelli e certezza dei diritti".
Con la Pec è possibile utilizzare messaggi e-mail che avranno valore a tutti gli effetti di legge, come la raccomandata con ricevuta di ritorno che, fino ad oggi, rappresentava il mezzo maggiormente utilizzato dai contribuenti per avere certezza di ricezione da parte del destinatario della comunicazione inviata.
Sostanzialmente, è possibile aprire una casella e-mail presso qualsiasi gestore di Pec iscritto nell'apposito elenco curato dal Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA).
Il sistema funziona rilasciando ai mittenti una ricevuta elettronica, con valenza legale, attestante l’invio e la consegna al destinatario dei documenti informatici spediti via Internet.
E' possibile inviare messaggi contenenti file di qualsiasi tipo (testi, immagini, video, ecc.).
Dalla prossima settimana 50 milioni di italiani avranno dunque la possibilità di avere l'indirizzo di posta elettronica certificata.
"Conto in uno sforzo finale delle amministrazioni - ha auspicato Brunetta - affinché si preparino a questa partenza".
In questa prima fase l'obiettivo è quello di raggiungere il 100% del tasso di copertura "almeno per i destinatari più rilevanti", ha spiegato il ministro.
A oggi sono circa 12mila le Pec attivate dalla amministrazioni centrali e locali e il tasso di copertura è totale per le Camere di commercio e le Regioni. E' invece più bassa, tra il 50% e il 60%, nelle università e nelle Asl. I Comuni che si sono dotati di Pec sono invece 1.745 su 8.094 pari al 22%, ma sono 60 su 107 i comuni di grandi dimensioni e capoluoghi di provincia che sono in regola. "La Pec - ha aggiunto Brunetta - è un obbligo, ma senza la sanzione. E' un fatto culturale. Spero che il 2010 sia l'anno della saturazione della carte nelle amministrazioni pubbliche". (da virgilio.it)