che mira alla stabilizzazione di tutto il precariato docente e ata della scuola: 108.000 potrebbero essere assunti già nel 2010-2011.
Il presidente dell’ANIEF, M. Pacifico, si dichiara soddisfatto e auspica che tale proposta di legge abbia un iter veloce e condiviso da tutte le forze politiche, visto il contenzioso seriale che già migliaia di docenti e ata della scuola ci hanno chiesto di attivare per ottenere giustizia dai tribunali del lavoro e il rispetto della normativa nazionale e comunitaria.
A rischio, peraltro, sarebbero i conti pubblici viste le migliaia di domande risarcitorie presentate. La proposta di legge risponde puntualmente alle denunce, agli studi e alle richieste poste dall’ANIEF in quest’ultimo anno e alle richieste recenti anche del governatore della Banca d’Italia per il rilancio della scuola pubblica.
La norma presentata intende intervenire per sanare quella situazione di criticità e instabilità che da anni caratterizza il sistema di istruzione, per via del ricorso sistematico a contratti a tempo indeterminato per il suo funzionamento ordinario (15,6% dell’organico complessivo in organico di fatto tra personale docente, educativo ed ata).
La norma intende stabilizzare docenti, educatori e personale tecnico-amministrativo, in primo luogo coprendo quel 10,2% dell’organico di diritto su posto vacante e disponibile dato in supplenza annuale o al termine delle attività didattiche per l’a. s. 2009-2010, come risultante dalle dotazioni organiche ufficiali a cui è stato sottratto il personale in servizio a tempo indeterminato (tab. B3): 37.064 docenti, 92 educatori, 71.119 Ata, per un totale di 108.275 posti su un organico di 1.065.000.
L’obiettivo principale è quello di stabilizzare progressivamente tutto quel personale della scuola che stabilmente da diversi anni è stato impiegato in supplenza per il funzionamento ordinario dell’amministrazione scolastica, a partire dalla copertura in organico dei nuovi posti che si renderanno disponibili dalle cessazioni dal servizio al 1 settembre 2011 quando le nuove norme sull’età pensionabile per le donne (70,7 % del personale in servizio è di sesso femminile) che entreranno in vigore dal 1 gennaio 2012 fanno prevedere un aumento delle ultime cessazioni dal servizio (39.088 al 1 settembre 2009) e produrranno con le nuove immissioni in ruolo disposte dalla presente norma un abbassamento dell’età anagrafica del personale in servizio (50 anni in media).
Infine, considerato che sono stati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento aggiornate per il biennio 2009-2011 i docenti che hanno conseguito dopo la trasformazione delle graduatorie ad esaurimento l’abilitazione all’insegnamento in uno stato estero, analogamente si dispone l’inserimento dei 10.000 all’incirca docenti che si sono abilitati in Italia la scorsa estate 2010 presso le Accademie, i Conservatori e nelle sessioni di laurea del 2009 e del 2010 presso le Facoltà di Scienze della Formazione primaria a seguito dell’esame di stato conclusivo di un corso di studi universitario con accesso a numero programmato.
da orizzontescuola